di Rosanna Benazzi - Segretaria Generale della UILP Emilia Romagna

Una dedica a tutte le donne e pensionate/i UILP per una giornata che è stata sempre di più in questi anni occasione di festa fra donne  e forse sempre meno  momento di riflessione sulle loro problematiche: oggi c’è qualche cosa di diverso fra noi, una maggiore consapevolezza e preoccupazione, in campo internazionale con la rivolta dei paesi arabi, ed in casa nostra con la crisi che morde ancora, con una classe politica più attenta ai loro giochi di potere che alle reali esigenze del Paese, con le violenze sulle donne di cui ancora si parla troppo poco anche perché spesso questi terribili episodi non vengono denunciati, con il  carico di cura delle donne spesso talmente gravoso da mettere in pericolo non solo la qualità di vita familiare, ma la  loro  stessa salute psico-fisica.

C’è in ognuna di noi la consapevolezza che il percorso di eguaglianza uomo-donna intrapreso tanti anni fa stia inevitabilmente segnando il passo, mentre proprio in questo momento servirebbe uno scatto di energia per diventare protagoniste di un cambiamento necessario contro il degrado e la corruzione che sta impossessandosi anche del nostro Paese. Molto possono fare le donne nell'opporsi a questa diffusa ineluttabilità, prima di tutto cercando di suscitare una passione nei giovani che si chiama partecipazione.  Ed allora nel momento in cui la partecipazione alla vita collettiva langue, prima che si spenga del tutto per lasciare il posto agli imprenditori della politica, le donne devono farsi promotrici di nuovi movimenti educativi alla partecipazione.

Il 13 Febbraio tante donne, più di un  milione, sono  scese in piazza, un lungo esercito pacifico, spontaneo, colorato, senza  bandiere, solo per dire basta alla corruzione, al degrado, al clima fazioso in cui versa la politica. Il mio augurio è che quell’entusiasmo dimostrato dalle donne non si spenga ma continui ogni giorno.

Quest’anno nella ricorrenza dei 150 anni della nascita della nostra Patria, ho trovato queste poche righe tratte da ”Doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini di una sorprendente freschezza ed attualità:

“Amate, rispettate la donna.

Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, un’ ispirazione,

un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali.

Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna!

Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione diseguale

e una perenne oppressione di leggi quell’”apparente” inferiorità intellettuale

dalla quale oggi argomentano per mantenere l’oppressione.

Ma la storia delle oppressioni non v’insegna che chi opprime

s’appoggia sempre sopra un fatto creato da lui?”.

Buon 8 marzo!

Costruito in proprio