CARI amici e compagni, è passato un anno dalla mia elezione a Segretario Generale della UILP di questa Regione. Non è semplice in poche righe tracciare un bilancio di quanto accaduto nella UILP regionale e nel contesto del nostro Paese in questi dodici mesi. Vi posso assicurare che per quanto mi riguarda, e per la segreteria UILP regionale, sono stati mesi di intenso lavoro.
Nel mese di marzo 2010, si è conclusa la fase congressuale UIL (e per la UILP a Catania in gennaio). Mesi di dibattiti e di confronto con i nostri iscritti, con al centro la condizione socio-economica del nostro Paese coinvolto nella crisi finanziaria ed economica più pesante degli ultimi decenni. Crisi che ad oggi non solo non è finita ma, rischia ancora di mettere alle corde vari Paesi in Europa (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna).
Una crisi lunga, che ha coinvolto tutti i Paesi dell’Unione Europea che hanno vissuto alla fine di maggio 2010 momenti di frenesia e grave preoccupazione per l’altalenarsi della quotazione dell’euro e delle borse, soggette a forti azioni speculative. A seguito di ciò, l’Unione Europea ha deciso di far assumere ad ogni paese dell’UE le strategie necessarie per ridurre il deficit pubblico, e per la salvaguardia dell’euro, azione resa necessaria per evitare che un paese, la Grecia, in gravi difficoltà economiche interne, divenisse preda sconsiderata di una ondata finanziaria speculativa.
La decisione dei Paesi della Unione Europea, di far intervenire per la prima volta la Banca Centrale Europea con forti iniezioni di liquidità per fermare l’ondata speculativa nei confronti dell’euro per la Grecia, è stata vissuta e seguita dai Governi europei con forte preoccupazione e per la prima volta i cittadini europei ed italiani, hanno compreso che l’euro poteva essere messo in discussione! Nel frattempo nel nostro paese, con un debito pubblico di oltre milleottocentomiliardi ed un deficit di oltre il 5% sul PIL, ed un PIL sotto l’1%, non è che le condizioni fossero tanto diverse dal contesto medio europeo.
Prima dell’estate il Ministro dell’Economia, ha presentato una manovra economica approvata poi dal Governo, per ridurre il deficit pubblico in funzione della salvaguardia sia dell’euro che della condizione economica generale,ma soprattutto in linea con quanto indicato dall’Europa. Una manovra che doveva innanzi tutto tenere sotto controllo il bilancio dello Stato, pur se pesante e dura per i cittadini italiani (tagli alle regioni,enti locali, ai ministeri, alle pensioni con l’allungamento di 12 mesi o 18 mesi per uscita, stretta sui dipendenti pubblici, riduzione stipendi per dirigenti pubblici, misure antievasione tracciabilità, ecc…).
E’ stata una manovra che la segreteria UIL e UILP nazionali nei vari organismi decisionali riuniti hanno giudicato dura, ma inevitabile e necessaria purchè fosse accompagnata da “interventi straordinari tesi a ridurre il deficit pubblico,da una seria riforma fiscale, da una riduzione dei costi della politica, dalla lotta all’evasione, ecc…”
Il non avere aumentato la pressione fiscale, è stato secondo il giudizio UIL, un’azione positiva, poiché sarebbe andato tutto a discapito del lavoro dipendente e dei pensionati,stante l’attuale realtà fiscale in atto.
L’irpef in questo paese è praticamente al 75-80% versata da chi ha un rapporto dipendente, cioè lavoratori e pensionati!
Forse occorre avere più coraggio per ribadire in ogni occasione di confronto, che le condizioni economiche dei nostri associati ed iscritti si fanno sempre più difficili e che stanno aumentando le aree di povertà, in particolare per gli anziani soli che hanno pensioni minime; ed è giusto anche, che le richieste della UIL di rigore ed efficienza nella spesa pubblica e di contenimento dei costi della politica (ridurre le province, accorpare i piccoli comuni, eliminare i doppi incarichi, ridurre il numero dei parlamentari, togliere i benefici agli ex parlamentari, ecc….), siano seguite da risultati, condivisi anche dagli iscritti della UIL Pensionati.
Credo sia giunto il momento di adottare più severità contro il cattivo uso di risorse pubbliche tese a foraggiare sacche di interessi privati (ricordo che sono oltre 60miliardi di euro i costi per la corruzione nel nostro Paese, mentre l’evasione supera i 130miliardi…ben diverso sarebbe il risultato economico dell’Italia con questi incassi…altro che manovra correttiva di 24,9 miliardi!)
La UIL e la UILP, per perseguire tutto questo, hanno manifestato il 9 ottobre a Roma, facendo precedere tale iniziativa da assemblee ed incontri con i cittadini, i pensionati ed i lavoratori. E’ stata una grande manifestazione che ha visto coinvolti tantissimi pensionati della UIL, e che ha dato voce al grande disagio che vivono oggi i pensionati, i lavoratori, i giovani, i cittadini.
I pensionati che si sono riconosciuti nelle richieste portate nella manifestazione della UIL, non hanno certamente rinunciato alla loro piattaforma in quanto il problema della rivalutazioni delle pensioni rimane un aspetto aperto,come anche la adozione di una legge nazionale per la non autosufficienza, considerato che le risposte avute fino ad oggi sono tutte purtroppo negative. Si sono accentuate in questi mesi le difficoltà e le perplessità di milioni di italiani,sempre più confusi,disorientati di fronte ad un Governo che per la prima volta in questa “seconda repubblica” pur eletto con una grandissima maggioranza (grazie anche alla attuale legge elettorale) non ha saputo in questi due anni e mezzo, fare la riforma del fisco,rilanciare politiche per il lavoro,innovare l’economia del paese,ed invece si è arenato in una crisi tutta interna alla maggioranza che l’ha portato all’implosione, e tutto ciò non ha determinato che un ritardo ed un aggravio nell’impegno che aveva il Governo per consentire al paese di risollevarsi dalla crisi…, come invece stanno facendo le altre nazioni Europee….
Alla fine di settembre questo Governo ha chiesto alle camere la fiducia su 5 punti,per cercare di sanare la crisi che era intercorsa al proprio interno…come se il problema di 60 milioni di italiani fosse nel capire i litigi personali e non invece di sapere di avere un lavoro garantito, se arriveranno a pagare l’affitto del mese, la rata del mutuo, ecc…ed in questo stato di perenne incertezza l’opposizione che fa? balbetta…fra primarie e rottamatori.
E noi, i pensionati, gli iscritti UIL/UILP, come vivono e si sentono rappresentati dalla loro organizzazione, di fronte a queste sceneggiate?
Come è vissuto dai pensionati il conflitto sociale in atto da parte di studenti, ragazzi che sono spesso anche i nostri nipoti?
La disgregazione del tessuto sociale accentua le difficoltà di relazione fra generazioni al punto da emarginare gli anziani come mai era accaduto in questi anni, e ci si chiede se la coesione e la solidarietà,siano ancora un valore base.
A questi interrogativi, che ci sentiamo porre, non sempre abbiamo la risposta né spesso la troviamo nei documenti delle segreterie nazionali delle OO.SS.
Il nostro Paese pare sia scivolato indietro di vent’anni, la classe politica è quanto meno poco credibile, il Governo è in stallo e l’iniziativa assunta dalle varie Organizzazioni produttive economiche e sociali di avviare un percorso di discussione su 5 grandi temi per cercare di evitare il collasso del paese ricorda molto il tempo della concertazione di ciampiana memoria, con una grande differenza però, che ora dopo 20 anni il paese è più debole economicamente di allora,e temo, che non abbia più tutti gli anticorpi e l’entusiasmo per riuscire a fare uno scatto e riprendere il cammino in Europa Siamo consapevoli che i pensionati oggi, in questa crisi, rappresentano una grande forza di aiuto e supporto per le famiglie, essi rappresentano l’ammortizzatore sociale supplente e silenzioso, ma la loro pazienza non è inesauribile!
C’è una ragionevole consapevolezza nei pensionati di tutto questo, e noi ci batteremo affinchè le nostre richieste portate avanti in questi anni, dalla rivalutazione delle pensioni alla legge sulla non autosufficienza, siano solo considerate“momentaneamente”accantonate.
Questi argomenti, unitamente alla analisi della situazione regionale sono stati trattati ampiamente nel direttivo regionale del 2 dicembre svolto a Bologna, alla presenza del Segretario Nazionale UILP Alberto Oranges.
Nel Direttivo oltre al rendiconto del lavoro svolto nel 2010 dall’associazione diritti anziani (ADA) regionale, si è fatto anche una valutazione della attività UILP del 2010,rispetto alla gestione del FRNA, dell’andamento dell’accreditamento, delle Asp, delle piattaforme sociali territoriali, sui bilanci, ecc….
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